Cos’è la dichiarazione sostitutiva di atto notorio?
La dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà è il documento previsto dagli articoli 21, 38 e 47 del DPR 445/2000, che deve essere utilizzato nei rapporti con la pubblica amministrazione e con i gestori di pubblici servizi per comprovare stati, qualità personali o fatti a diretta conoscenza dell'interessato, non compresi nell'elenco dei casi in cui si può ricorrere all'autocertificazione. La dichiarazione resa nell'interesse proprio del dichiarante può riguardare anche stati, qualità personali o fatti relativi ad altri soggetti di cui si abbia diretta conoscenza.
La dichiarazione può riguardare anche la conformità all'originale della copia di:
- atti o documenti conservati o rilasciati da una pubblica amministrazione
- pubblicazioni
- titoli di studio o di servizio
- documenti fiscali che devono essere obbligatoriamente conservati dai privati.
Salvo le eccezioni previste dalla legge non si possono autodichiarare:
- Dichiarazioni future
- Dichiarazioni d’impegno o manifestazioni di volontà
- Accettazioni o rinunce d’incarico
- Procure, autorizzazioni o mandati
- Scritture private
- Dichiarazioni a contenuto negoziale regolate dal codice civile
Nel caso in cui la dichiarazione sostitutiva debba essere presentata a soggetti privati (ad es. banche, posta o assicurazioni) o a pubbliche amministrazioni ai fini della riscossione di benefici economici da parte di terzi (ad es. delega a riscuotere pensioni, contributi, ecc.) la firma può essere autenticata.
Si ricorda che l'autentica di firma è di competenza generale del notaio, e che si procede con l'autentica amministrativa da parte dell'ufficiale d'anagrafe solo nei casi tassativamente previsti dalla legge, pena la nullità della stessa.
La mancata accettazione di tali dichiarazioni o la richiesta su queste di autentiche di firma al di fuori dei casi previsti dalla legge costituisce, per la pubblica amministrazione, violazione dei doveri d'ufficio."