Descrizione
La Parrocchia di San Polo è dedicata alla memoria di San Paolo Apostolo. La Plebs S. Pauli compare sia nel "Codice Cattedrale" (circa 1238 circa) che negli altri estimi ecclesiastici piacentini.
Il primo Arciprete noto è certo Pietro da Vignola presente nel 1289.
L'antica chiesa, certamente ricostruita dopo l'incendio della località perpetrato dalle truppe di Galeazzo Visconti nel novembre del 1321, subì varie modifiche nel corso dei secoli, sino ad acquisire l'aspetto attuale con le profonde trasformazioni ottocentesche, che comportarono il rovesciamento dell'asse della chiesa e la completa ristrutturazione interna.
L'attuale edificio, alla cui sinistra si eleva l'imponente mole della torre campanaria dell'alta cuspide conica, è proceduta da una facciata di gusto neoclassico, conclusa con timpano, dotata di tre ingressi, di cui quello centrale racchiuso da due grosse lesene che reggono un grande arco a pieno centro.
L'interno è diviso in tre navate, di cui la centrale è coperta con volta a botte, lunetta in corrispondenza alle sei finestre, impostata su un alto cornicione continuo, dopo il presbiterio si conclude con un abside semicircolare, arricchita da un coro in noce del XIX secolo. Le navate laterali, coperte con volte a crociera, hanno una cappella per lato.
Tutto l'interno è stato decorato, con motivi ornamentali e figure, dai piacentini Alberto Aspetti e Nazareno Sidoli che vi hanno lavorato nel secondo decennio del XX. Secolo, mentre il pavimento a mosaico risale al 1930.